"U CUONZU"
o torchio moderno
Questi non è altro che il succo delluva appena spremuta che
veniva bollito fino a farlo ridurre ad un terzo e quindi, dopo averlo fatto raffreddare,
si mescolava con laltro mosto facendone innalzare il grado alcolico, ma più spesso
veniva conservato in damigiane di vetro per usarlo in inverno come sciroppo per la tosse o
per fare dolci.
Questi si facevano in qualsiasi momento e particolarmente prima di
finire la vendemmia, per offrirne agli amici e parenti che non avevano vigneti.
Fra i dolci più popolari sono da annoverarsi "a mustata",
fatta con mosto cotto e semola, nelle caratteristiche forme di argilla smaltata, "i
mastazzola, i cuddureddi", ecc., che venivano preparati con farina di semola,
mandorle a pezzetti e il "cuottu" o vino cotto.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.66/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 1507, 1508, donazione Ferdinando Avarino 1977, Vittoria, inizi 1800.
Mezzo arancio, dal basso lat. Arangia, in sic. Mienzu aranciu.
Grande recipiente senza manici fissi, costruito artigianalmente in rame martellato e
stagnato, dove si metteva a cuocere il mosto per fare il vino cotto, che si utilizzava per
innalzare il grado alcolico del rimanente mosto, o quale sciroppo per la tosse, o per fare
mostaccioli o "mastazzola, mustarda", ossia dolci in genere.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.67/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 1600, donazione Lia Santapà 1978, Cutedda Vittoria, fine 1800.
Bottiglia, dal lat. medioev. Buticula, in sic. Buttigghiuni.
Si tratta di un recipiente, di costruzione artigianale, in vetro scuro, di circa 10 litri,
che per protezione è impagliato con una "cruvidduzza" fatta di canna e verga di
olivastro. Ha una forma quasi cilindrica con un collo che si restringe formando una bocca
stretta che veniva chiusa da un normale tappo di sughero. Serviva per contenere liquidi,
in genere, e vini speciali come il vino cotto ecc..
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.68/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 1598, donazione Lia Santapà 1978, Cutedda Vittoria, inizi 1900.

Bottiglia, dal lat. medioev. Buticola, in sic.
Buttigghiuni.
Si tratta di un recipiente, di produzione artigianale, in vetro verde
chiaro, di 15 litri circa, privo di impagliatura di protezione. Ha una forma quasi
cilindrica con un collo che si restringe formando una bocca stretta che veniva chiusa da
un tappo di sughero. Serviva per contenere liquidi, in genere, e vini speciali, come il
vino cotto, ecc..
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.69/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 2705, donazione Salvatore Palmeri 1980, Vittoria, metà 1900.
Bottiglia,
dal lat. medioev. Buticola, in sic. Buttigghiuni.
Si tratta di un recipiente, di produzione industriale, in vetro verde
smeraldo, di 15 litri circa, che per protezione è impagliato con un corbello in
"ura, canna e verga". Ha una forma quasi cilindrica con un collo che si
restringe formando una bocca stretta chiusa da un tappo a scatto in porcellana. Serviva
per contenere liquidi, in genere, e vini speciali, come il vino cotto, ecc..
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.70/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 1601, donazione Giombattista Salerno 1968, Vittoria, metà 1900.
Damigiana,
dallarabo volg. Damigana, in sic. Damiggiana.
Si tratta di un recipiente in vetro verde smeraldo, di 10 litri circa, che per protezione
è impagliato con un cesto in verghe di castagno e tavole, costruito in modo industriale.
Ha la forma di grossa ampolla, quasi a palla, con un collo che si restringe fino ad una
bocca stretta che veniva chiusa da un tappo a scatto, mancante. Serviva a contenere
liquidi, in genere, e vini speciali, come il vino cotto, ecc..
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.71/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 1597, donazione Ferdinando Avarino 1978, Vittoria, metà 1900.

Damigiana, dallarabo volg. Damigana, in sic. Damiggiana.
Si tratta di un recipiente in vetro verde smeraldo, di litri 5 circa, che per protezione
è impagliato con un cesto in verghe di castagno, costruito in modo industriale. Ha la
forma di grossa ampolla, quasi a palla, con un collo che si restringe formando una bocca
stretta chiusa da un tappo a scatto di porcellana. Serviva per contenere liquidi, in
genere, e vini speciali, come il vino cotto, ecc..
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.72/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 797, donazione Fam. Zarino 1950, Vittoria, fine 1800.
Forma, dal lat. Forma, in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con
bassorilievo in negativo di Gesù Bambino così che colatavi la mostarda, fatta con mosto
cotto e semola, e sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.73/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 798, donazione Fam. Zarino 1950, Vittoria, fine 1800.
Forma, dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
della croce su monogramma "IHS" (Iesus Christus Salvator), così che colatavi la
mostarda, fatta con mosto cotto e semola, e sformata, non appena fredda la figura veniva a
rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.74/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 801, donazione Fam. Zarino 1950, Vittoria, fine 1800.
Forma, dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
di paesaggio con casetta tra cipressi con pino, così che colatavi la mostarda, fatta con
mosto cotto e semola, e sformata, non appena fredda, la figura veniva in rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.75/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 802, donazione Fam. Zarino 1950, Vittoria, fine 1800.
Forma,
dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
di due delfini disposti testa e coda, così che colatavi la mostarda, fatta con mosto
cotto e semola, e sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.76/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 806, donazione Fam. Zarino 1950, Vittoria, fine 1800.
Forma, dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
della Sacra Famiglia, così che colatavi la mostarda, fatta con mosto cotto e semola, e
sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.77/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 829, donazione Ferdinando Avarino 1977, Vittoria, inizi 1900.
Forma,
dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
di vaso con fiori, così che colatavi la mostarda, fatta con mosto cotto e semola, e
sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.78/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 830, donazione Ferdinando Avarino 1977, Vittoria, inizi 1900.
Forma, dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
di una figura femminile, così che colatavi la mostarda, fatta con mosto cotto e semola, e
sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA POLIMUSEO A. ZARINO - VITTORIA
CATALOGO DEI BENI CULTURALI
SCHEDA N.79/1996, Esperto A. Zarino
n.inv. 839, donazione Giovanni Uggeri 1970, Vittoria, inizi 1900.
Forma,
dal lat. Forma., in sic. Forma.
Formella in argilla invetriata, di costruzione artigianale, con bassorilievo in negativo
di cesta con frutta, così che colatavi la mostarda, fatta con mosto cotto e semola, e
sformata, non appena fredda la figura veniva a rilievo.